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NIGERIA, LIBERATI I 7 CONTRACTORS RAPITI LA SETTIMANA SCORSA

Sette contractors, tra cui tre australiani e un sudafricano, sono stati rilasciati quattro giorni dopo che erano stati rapiti da uomini armati nel Sud della Nigeria. La polizia ha emesso rapporti contrastanti sul numero dei sequestrati, sulle loro nazionalità e sulle loro condizioni di salute. L’unica cosa certa è che lavoravano per la società di cemento Lafarge e che erano stati catturati 7 giorni fa alla periferia di Calabar, capitale del Cross River State, nel Delta del Niger. Domenica, Jimoh Ozi-Obeh, commissario del Cross River State, ha detto che erano tutti “illesi” al momento del rilascio. Tuttavia, la Macmahon Holdings, società di contractors, ha dichiarato in una dichiarazione che cinque dei sette lavoratori erano feriti, due dei quali gravemente.

Era dal gennaio 2010 che non si verificavano, nel sud-est della Nigeria, rapimenti di cittadini stranieri. La recrudescenza potrebbe essere causata dal profondo dissenso della popolazione nei confronti delle autorità centrali a causa del taglio dei sussidi statali e della riduzione del Programma di Amnistia e Reintegrazione. Il Par è un fondo straordinario creato dal governo per stimolare l’economia delle regioni meridionali e interrompere l’insurrezione del Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger (Mend).

In concomitanza con la riduzione del Par, decisa dal nuovo Presidente Mohamed Buhari, si è assistito alla nascita di nuovi gruppi insurrezionali, tra i quali spiccano i Niger Delta Avengers (Nda, “Vendicatori del Delta del Niger”), attivi dallo scorso gennaio e decisi ad ottenere l’indipendenza delle regioni meridionali del Paese. La loro azione è stata sinora concentrata su attacchi contro le infrastrutture petrolifere, ma non è da escludere la possibilità di nuovi gruppi ispirati ai Nsa che, oltre agli attacchi contro oleodotti e gasdotti, potrebbero concentrarsi sul lucroso business del rapimento degli occidentali.

Autore Ospite

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