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Midterm, l'affluenza è record

C'è in ballo il controllo del Congresso: per questo le elezioni di Midterm sono così importanti, a maggior ragione se il partito presidenziale, quello Repubblicano, appare in leggero svantaggio su i rivali democratici alla Camera. I primi seggi negli Stati Uniti si sono chiusi alle sei del pomeriggio (la mezzanotte in Italia) in Indiana e in Kentucky, dove si è votato per i seggi alla Camera in entrambi e per quello in Senato nel primo dei due Stati. Nel caso del voto in Indiana, il candidato repubblicano viene dato avanti nei sondaggi (Braun, attestato al 58% contro il 38% del dem Joe Donnelly). Un punteggio troppo isolato per dare qualche risposta ma la sensazione strisciante è che la partita vera e propria si giocherà alla Camera dei rappresentanti, dove il Gop sembra faticare ben più del previsto.

I numeri

Si è votato per rinnovare l'intera ala dei Rappresentanti (435 membri) e per eleggere 35 senatori a fronte dei 100 presenti a Capitol Hill. Ma alle urne gli americani sono stati chiamati a scegliere anche 36 governatori, trasformando di fatto l'appuntamento ai seggi come uno dei più importanti (se non il maggiore in assoluto) step politici da quando esiste l'amministrazione Trump: la forbice alla Camera bassa è piuttosto ampia per i democratici, in ritardo di 23 seggi, mentre al Senato la livella segna una differenza minima (51 vs 49). D'altronde, il test del Medio termine potrebbe dare parecchie risposte anche ai democratici, in ascesa coi consensi ma in forte deficit per quanto riguarda la presenza di un vero e proprio uomo-guida all'interno del partito.

Le sfide

Un piccolo ma significativo successo i dem lo hanno già ottenuto: Lou Leon Guerrero, infatti, è stata eletta governatrice del territorio di Guam, nel Pacifico, interrompendo una striscia di otto anni consecutivi di governatorato repubblicano. Un'altra sfida interessante si prospetta in Georgia, dove un'altra dem, Stacey Abrams, rischia seriamente di entrare nella storia come prima donna afroamericana a essere eletta come governatrice. Particolarmente acceso anche il confronto in Texas tra Beto O’Rourke (uno che aveva sostenuto l'ipotesi di un impeachment immediato a carico del presidente degli Stati Uniti) e il repubblicano ex candidato alla Casa Bianca Ted Cruz. Bottino pieno per i dem anche in Virginia (dove ha vinto Tim Kaine) e Vermont, dove è stata conservata la leadership dell'ex candidato  Dovessero infine davvero vincere i democratici nell'House of Representatives, va ricordato che la Camera può votare (e ottenere) l'impeachment a maggioranza semplice ma, in ogni caso, la decisione finale spetterebbe al Senato.

Mattia Damiani

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