In Marocco la tecnologia si mette al servizio dei cittadini: Ford Marocco, infatti, ha lanciato un concorso, riservato ad aziende e privati, per sviluppare una app che permetta di condividere i taxi e rendere più semplice la prenotazione. Una soluzione che potrebbe risolvere un problema quotidiano per migliaia di marocchini: riuscire a fermare un taxi.
Code4Cabs, questo il nome della app, è la sfida lanciata non solo ai creativi, ma anche a tutto il sistema per certi versi folkloristico delle auto a chiamata. Basta registrarsi entro il 4 ottobre sul sito code4cabs.devpost.com e seguire le istruzioni. Ci sono in palio, in tutto, 30 mila dollari. C’è di mezzo, però, soprattutto la sicurezza, e in particolare per le donne che viaggiano da sole.
Il taxi condiviso è largamente diffuso in Marocco: la legge consente ai tassisti di accettare fino a tre clienti contemporaneamente, ma la possibilità di guadagnare di più si traduce in pratica in lunghe attese sulle banchine a caccia dell’auto libera, nei punti di maggior richiesta, e nelle zone di periferie in una sorta di via crucis con sosta ogni volta che s’incontra anima viva lungo il percorso.
Mai più fischi – che una superstizione marocchina ritiene attirino sfortuna -, né lunghe attese, ma più sicurezza e controllo: il Marocco è pronto ad accogliere il suo Uber.
Beato Giovanni Martino Moye, Sacerdote e fondatore delle Suore della Divina Provvidenza Cutting (Francia), 27/01/1730…
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,18-21 https://www.youtube.com/watch?v=6lozlHaRF9Q In quel tempo, disse Gesù ai suoi…
Arte e fede nell'Arezzo rinascimentale. Documenti rari, stampe e antichi manoscritti per ripercorrere la storia…
La solidarietà è la base della convivenza. "Nulla di quello che accade all'uomo deve risultarci…
L’inizio della crisi ha una data ben precisa: 5 febbraio 2003. Il giorno in cui…
Sono passati 40 anni da quella mattina, tragica, in cui un'auto investì Sandra. Era l’ottava di…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni