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MARIO DRAGHI SU GREXIT: “ABBIAMO TUTTI GLI STRUMENTI PER GESTIRE LA SITUAZIONE AL MEGLIO”

Sul possibile default della Grecia “abbiamo tutti gli strumenti per gestire la situazione al meglio”. Anche se, con eventi imprevedibili “entreremo in acque inesplorate”, al momento “non possiamo fare previsioni o immaginare le conseguenze a lungo termine” di una Grexit per il futuro dell’Unione europea. Queste sono le parole del presidente della Bce, Mario Draghi rivolte alla commissione Affari economici del Parlamento europeo, a Bruxelles.

Lo stallo del negoziato, quindi, non può che preoccupare l’Eurotower, e per questo “serve un accordo molto presto”. Le scelte sulla conclusione dell’attuale programma a questo punto sono interamente politica – ovvero devono essere trovate all’interno dell’Eurogruppo – e non competono ai banchieri centrali. Peraltro, afferma, che “la palla in questa fase è nella metà campo di Atene”, e finora la Bce ha svolto il suo ruolo.

Secondo Draghi, la “Bce sta facendo tutto quel che può per facilitare un accordo. Serve non solo nell’interesse della Grecia, ma anche per l’area euro come insieme”. Quindi, la liquidità alle banche greche, ha detto ancora il presidente della Bce, sarà fornita “finchè saranno solventi e avranno un adeguato collaterale”. La liquidità concessa attraverso il programma di emergenza Ela «è pari a 118 miliardi di euro, il doppio di quanto era a fine 2014, e corrisponde al 66% del Pil greco, più che per ogni altro Paese dell’Eurozona», ha precisato.

Draghi ha lanciato lo sguardo anche oltre il contingente. L’unione monetaria “sarà una costruzione incompiuta finchè non avremo gli strumenti per rendere ogni suo membro sostenibile dal punto di vista economico, fiscale e finanziario”. Occorre quindi fare un “grande salto”. Inoltre, “i dati confermano chiaramente che la ripresa dell’economia procede a un ritmo moderato”, ma è destinata ad accelerare. “Ora – ha detto Draghi – vediamo segnali incoraggianti sul fatto che gli investimenti privati sono in risalita, tendenza che alimenta la speranza di una ripresa che si va ampliando”.

L’intervento del presidente della Bce c’è stato dopo un pranzo di lavoro con il presidente dell’esecutivo Ue, Jean-Claude Juncker. Tra i temi centrali del meeting il progetto di riforma dell’Eurozona e la situazione delle trattative con la Grecia, dopo la nuova rottura fra Atene e le istituzioni creditrici. Domani è in agenda un nuovo pranzo nell’ambito dei lavori del Rapporto dei quattro presidenti per la riforma della zona euro. Oltra al presidente della Bce e a Juncker parteciperanno anche il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, quello dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e quello del Parlamento europeo, Martin Schulz.

Autore Ospite

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