Non cederò niente ai nazionalisti e a quelli che predicano odio. Se hanno voluto vedere nella mia persona il loro principale avversario, hanno ragione”. E' una decisa presa di posizione quella del presidente francese, Emmanuel Macron, nei confronti del neonato asse Salvini-Orban: il leader dell'Eliseo, attualmente in visita in Danimarca e citato da 'Le Monde', ha parlato del vertice nella prefettura di Milano spiegando che “hanno ragione”, sia “l’amico Viktor” che il ministro dell'interno italiano, a vederlo come il loro oppositore contro la creazione di “un asse contro l'immigrazione”. E il quotidiano francese insiste sulla questione, aprendo l'edizione odierna parlando del vertice di ieri in prefettura, spiegando che “se dicono che in Francia c’è il nemico del nazionalismo, della politica dell’odio, dell’Europa che deve pagare quello che ci conviene senza imporre alcuna forma di responsabilità e di solidarietà, hanno ragione”.
Macron si è recato in Danimarca proprio allo scopo di rinsaldare l'asse progressista come argine ai nazionalismi e, in riferimento all'incontro Orban-Salvini, ha spiegato che “nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dovremo prendere decisioni in profondità per affrontare il tema delle migrazioni, e ciò presuppone serietà e spirito di responsabilità, restando fedeli ai nostri valori, come il diritto d’asilo, con una vera politica nei confronti dei Paesi d’origine e all’interno. Non è quello che propongono Orban e Salvini”. Un segnale piuttosto evidente di un'Europa che inizia a dividersi in maniera sempre più marcata sull'immigrazione, e con il leader francese orientato nell'inquadrare il tutto sostanzialmente sui binari del progressismo e del nazionalismo. Lo stesso Macron, infatti, ha sottolineato la questione dal suolo danese, parlando della creazione “di un'opposizione forte” fra i due schieramenti ideologici.
Nel frattempo Salvini, che ieri aveva chiesto a Macron sostegno sull'immigrazione sostenendo che egli “è il primo che dovrebbe mostrare solidarietà riaprendo il confine di Ventimiglia”, citando anche “i suoi consensi ai minimi storici”, ricevuta la chiusura del presidente francese è tornato all'attacco: “Il principale avversario di Macron, sondaggi alla mano, è il popolo francese. Anzichè dare lezioni agli altri governi spalanchi le proprie frontiere, a partire da quella di Ventimiglia. E la smetta di destabilizzare la Libia per interessi economici”.
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