Sale la tensione in Libia in vista delle manifestazioni per l’anniversario della strage della strage di Gharghour a Tripoli. Le milizie della coalizione “Alba della Libia” (Farj Libya) hanno avvertito che agiranno contro i tutti manifestanti che intendono celebrare la ricorrenza nella capitale. In un comunicato del gruppo, ripreso dal Libya Herald, il gruppo armato ha annunciato che affronterà “la rivolta del 15” usando “tutto il potere di Dio”.
Il 15 novembre 2013 una manifestazione pacifica contro la presenza a Tripoli dei gruppi armati fu repressa nel sangue dai miliziani di Misurata (oggi a guida dell’operazione Alba): morirono almeno 43 persone, per lo più studenti, i feriti furono quasi 500. Nei giorni scorsi gli attivisti hanno lanciato un appello a scendere in piazza oggi per sfidare le milizie e ricordare le vittime della strage.
“Non dobbiamo rassegnarci al rischio che la divisione diventi permanente e degeneri in piena guerra civile – ha dichiarato ieri il nuovo ministro degli Esteri Paolo Grntiloni – Bernardino Leon, l’inviato delle Nazioni Unite, ha un compito difficile, ma è la strada su cui insistere, rafforzandola”.
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