Il governo di Tobruk, l’unico riconosciuto internazionalmente, ha rivolto un disperato appello “ai fratelli Paesi arabi affinché lancino raid aerei contro le posizioni del gruppo terroristico dell’Isis” a Sirte, città natale di Gheddafi dove nei giorni scorsi centinaia di persone sono state massacrate dagli uomini del Califfato. Una riunione straordinaria della Lega Araba è previste per domani, martedì, al Cairo.
Secondo quanto riferito dal quotidiano britannico Times, Tobruk si sarebbe rivolto alla Lega Araba ricordando che a causa ell’embargo Onu imposto nel 2011 alal vendita delle armi, non può più agire da solo. Per questo motivo le autorità libiche avvertono che senza un intervento concreto contro lo Stato Islamico, si rischia di cedere nuovi territori all’Isis.
Solo nella scorsa settimana centinaia di persone sono morte a Sirte, tra le vittime molte donne e bambini e anche 22 pazienti di un ospedale che è stato successivamente dato alle fiamme. Nella giornata di sabato, sonos tati decapitati e crocifissi 12 membri della tribù dei Ferjani, che aiutati dai salafiti hanno preso le armi per rivendicare la morte del leader religioso Khalid bin Rajab Ferjan. Infine, e non per questo meno grave, è stato esumato e poi bruciato il cadavere di un Imam della moschea del gruppo “Cordoba”.
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