Il Parlamento di Tripoli ha respinto la proposta dell’Onu per risolvere la cristi politica della Libia. Allo stesso tempo però ha dichiarato di voler procedere nei colloqui al fine di trovare un accordo con il governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale.
Qualora i negozia entrassero in una fase di stallo, il Paese rischia di facilitare l’accesso dei jihadisti dell’Isis nell’area di Sirte, per questo motivo diventa sempre più urgente trovare un’intesa. Lo scorso 29 giugno, le delegazioni dei due governi sono giunte a Skhirat, in Marocco per iniziare la prima fase di colloqui mediati dall’inviato speciale dell’Onu, Bernardino Leon.
Le due parti in conflitto però non hanno ancora trovato un punto d’incontro nella decisione di creare un governo di unità nazionale: “Questa bozza di accordo non ci soddisfa”, ha commentato Omar Hamidan, portavoce del Congresso nazionale generale di Tripoli esortando le autorità della Nazioni Unite a “riaprire il dibattito” promettendo di essere “pronti immediatamente a condurre il dialogo per discutere le modifiche che il Congresso vuole siano introdotte nel testo”.
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