A partire dai primi raid aerei su Tripoli, verificatisi lo scorso agosto, Egitto ed Emirati Arabi Uniti sono stati accusati di aver messo a disposizione basi e aerei per colpire i filo-islamici a Tripoli e Ansar al Sharia a Bengasi. Le rivelazioni, passate da funzionari Usa presenti nel Paese alle pagine del New York Times, erano state tuttavia smentite dalle autorità egiziane. Ma questa mattina, verso le sei, una serie di attentati kamikaze con autobomba hanno colpito alcune città dell’Est della Libia, nei pressi della sede del governo e del parlamento, e gli uffici delle rappresentanze diplomatiche degli Emirati e dell’Egitto.
A riferirlo è l’agenzia di stampa locale Lana, che afferma la momentanea assenza di feriti nell’attacco, aggiungendo che diverse auto vicine sono state danneggiate. La sede diplomatica egiziana era stata già teatro di alcuni tentativi di assalto da parte di uomini armati lo scorso 23 ottobre, che erano sfociati in scontri a fuoco con le forze di sicurezza.
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