L'Unione europea conferma il suo impegno a favore del Sahel. Il piano, stabilito nel corso della conferenza svoltasi a Bruxelles, prevede uno stanziamento di 414 milioni di euro a favore della forza militare congiunta G5 Sahel, maggior coordinamento ed efficacia dell'aiuto per uno sviluppo sostenibile dell'Africa.
Alla tavola rotonda – promossa da Ue, Onu, Unione africana e Paesi del G5 Sahel (Mali, Mauritania, Ciad, Niger e Burkina Faso) – hanno partecipato 20 capi di Stato e di governo di Paesi europei e i ministri degli Esteri di una dozzina di altri paesi, tra cui Marocco, Tunisia, Arabia Saudita e Norvegia.
“Confrontati a fattori di instabilità così strettamente collegati, le nostre risposte devono essere ambiziose e complete. Sicurezza e sviluppo vanno di pari passo e dobbiamo continuare a mobilitare tutti gli strumenti disponibili per garantire risultati visibili nella regione”, ha detto in apertura della conferenza il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, annunciando il raddoppio del contributo dell'Unione europea, con 100 milioni di euro destinati alla piena operatività della forza congiunta del G5 Sahel, costituita da 5 mila soldati.
I 100 milioni di euro sbloccati dall'Ue si aggiungeranno ai 100 milioni dell'Arabia Saudita, 30 milioni degli Emirati Arabi Uniti e ai 60 milioni di dollari degli Stati Uniti, necessari all'equipaggiamento, alla formazione e alla piena operatività delle truppe. Oltre ai fondi necessari, a Bruxelles tutte le parti coinvolte nel processo di stabilizzazione del Sahel hanno rinnovato il proprio sostegno politico ai Paesi africani in prima linea nella lotta all'insicurezza e al terrorismo.
L'Ue non esiterà a imporre sanzioni nei confronti di quanti, ad esempio, ostacolano il processo di pace in Mali e non applicheranno l'accordo di pace di Algeri. Inoltre i partecipanti alla conferenza si sono impegnati a garantire un miglior coordinamento degli sforzi di sviluppo destinati al Sahel. Con 8 miliardi di euro di aiuti allo sviluppo sul periodo 2014-2020, l'Unione europea è il principale donatore per i Paesi del G5 Sahel. Inoltre l'Ue ha un ruolo chiave nell'Alleanza per il Sahel, lanciata nel luglio 2017, per coordinare e trasmettere gli aiuti in modo più efficace nelle zone più fragili della regione. Un'iniziativa aperta a tutti i partner della comunità internazionale.
San Amato Ronconi, terziario francescano, fondatore dell'ospedale dei poveri pellegrini di Saludecio Saludecio (Rimini), 1226…
Senza figli non c'è futuro. NurSind è il principale sindacato infermieristico in Italia. Si tratta della…
Vicariato di Roma e Università Lumsa riflettono sull'etica delle nuove tecnologie. Si articolerà su due…
Nella notte di Parigi, brilla la stella del Borussia Dortmund che bissa il successo dell’andata,…
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata in Libia, per un incontro con le…
La Scozia volta pagina. Dopo le dimissioni lampo del primo ministro, Humza Yousaf, arrivate appena…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni