“Ridateci i nostri soldi”. Con queste parole i pensionati greci sono scesi in piazza vicino al ministero dell’Economia, ad Atene, contro le misure di austerità che affliggono in Paese da oltre quattro anni. Le pensioni sono state ridotte in media del 40%. Presto potrebbe esserci un cambio di direzione, con un’eventuale vittoria della sinistra radicale anti-rigore di Syriza, data per favorita dai sondaggi. “Non ci importa chi formerà il prossimo governo”, dice un manifestante. “Per noi la cosa importante è che abbiamo raggiunto il limite, non possiamo più sopportare questa situazione. Per questo siamo determinati nella lotta per riavere quello che ci è stato tolto illegalmente”.
Martedì il primo ministro conservatore Samaras ha deciso di anticipare l’elezione del Presidente a fine dicembre. Syriza lo ritiene un modo per dissimulare nuove misure di austerità e per questo si augura un fallimento del voto che aprirebbe la strada a elezioni parlamentari anticipate.
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