Ancora attentati in Iraq dove ieri un’autobomba è esplosa in un mercato della provincia di Diyala, a nord est di Baghdad. Secondo fonti locali le vittime sarebbero almeno 51 e circa 80 i feriti. Un altro attacco è avvenuto in un villaggio poco distante dove un kamikaze si è fatto saltare in aria provocando la morte di almeno 7 persone. Lo Stato Islamico ha rivendicato entrambi gli attentati spiegando che l’obiettivo erano gli sciiti.
Solo poche settimane fa la capitale è stata oggetto di una raffica di esplosioni nelle quali sono state uccise almeno una cinquantina di persone. Dietro questa ondata di violenza si nasconde la volontà dei gruppi estremisti di scoraggiare la lotta al terrorismo e in particolare all’organizzazione dello Stato Islamico. Guerra che l’esercito iracheno ha intrapreso dal giugno 2014 e che gode del sostegno dei militari americani impegnati in una massiccia operazione di addestramento. Attualmente nel Paese sono più di 3000 i soldati statunitensi occupati nella formazione dell’esercito locale.
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