Piccolo passo in avanti sul fronte della parità dei sessi in Iran. E’ stata, infatti, parificata la vita di una donna a quella di un uomo per i rimborsi assicurativi in caso di incidente. La legge è stata approvata dal governo e ratificata dal Consiglio dei Guardiani, l’organismo incaricato di verificare se un provvedimento sia conforme o meno rispetto alla sharia e alla costituzione islamica. L’annuncio, ripreso dai media iraniani, è stato dato da Nejatollah Ebrahimian, un giurista membro del Consiglio.
Finora, in caso di incidenti stradali, le assicurazioni pagavano la metà dei danni se la vittima era una donna. “La giustificazione per l’uguaglianza di trattamento – è stato spiegato – si basa sul fatto che molte donne sono capo-famiglia e, in caso muoiano in incidenti, i loro cari si troveranno in gravi difficoltà economiche”. Dunque, nelle motivazioni giuridiche, non vi è il riconoscimento di una parità dei sessi, che continua ad essere negata in caso di omicidi, delitti di onore e, in generale, in tutto il diritto familiare.
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