Categories: Esteri

Il mondo sconvolto dal massacro

E' unanime la condanna e il cordoglio dei leader mondiali per la strage di Christchurch, in nuova Zelanda, dove un uomo ha aperto il fuoco in due moschee uccidendo almeno 49 persone.

Islamofobia

Per il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, quanto accaduto è il risultato della “islamofobia crescente” che si sta espandendo “come un cancro“. Se, ha aggiunto, i Paesi occidentali non adotteranno le necessarie contromisure massacri come quello avvenuto nella cittadina neozelandese saranno “inevitabili“. L'odio per i musulmani, ha spiegato, è “una piega pericolosa che minaccia l'umanità intera“. Il leader di Ankara ha anche fatto riferimento al manifesto lasciato dal killer, che conterrebbe anche un messaggio intimidatorio nei confronti dei turchi, dicendo che “l'assassino ha minacciato anche il mio Paese, il mio popolo e la mia persona“. 

Europa

Su Twitter il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha scritto di aver appreso con “orrore e tristezza” la notizia del duplice attentato. “L'Unione europea – ha proseguito – starà sempre dalla parte della Nuova Zelanda e contro coloro che vogliono annientare le nostre società e il nostro stile di vita“.  Il Consiglio d'Europa, tramite il profilo Twitter del segretario generale Thorbjorn Jagland, ha condannato “l'orrendo attacco” ed espresso “tristezza e solidarietà alla Nuova Zelanda”. “Il razzismo, l'odio religioso e l'islamofobia minacciano la pace e la stabilità nel mondo” ha sottolineato.

Paesi

Angela Merkel si è detta “profondamente rattristata dalle notizie che vengono dalla Christchurch. Mi unisco al dolore dei neozelandesi per i loro concittadini attaccati e uccisi dall'odio razziale mentre pregavano pacificamente nelle loro moschee. Stiamo vicini di fronte a questi atti di terrore”. Per Emmanuel Macron “tutti i nostri pensieri vanno alle vittime dei crimini odiosi contro le moschee di Christchurch in Nuova Zelanda e ai loro cari. La Francia insorge contro ogni forma di estremismo e agisce con i suoi partner contro il terrorismo nel mondo”.

Alberto Tuno

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