Con l’approssimarsi dell’Hajj, il pellegrinaggio islamico annuale in direzione della Mecca, dall’Arabia Saudita arriva la notizia che segna le prime prove di distensione fra il regno della Penisola araba e il vicino emirato del Qatar: secondo quanto riportato da un comunicato ufficiale, il governo di Riyad ha confermato quello che nei giorni scorsi era solo trapelato, annunciando che la frontiera di Salwa che separa i due Paesi verrà aperta ai pellegrini qatarioti che intendono partecipare all’Hajj. Una decisione che prosegue sulla linea del dialogo instaurato nei giorni scorsi, dopo un periodo di rottura: il re Salman ha acconsentito al passaggio a sue spese dei cittadini del Qatar e al loro atterraggio in due differenti aeroporti del Paese.
Risale al mese di giugno la chiusura dei rapporti con l’emirato da parte di Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi ed Egitto, in seguito all’accusa lanciata contro Doha di “appoggiare e finanziare le organizzazioni terroristiche, destabilizzando la regione”. Accuse che il Qatar aveva fin da subito smentito, parlando di dichiarazioni con fini esclusivamente politici. Una linea mantenuta anche dopo aver preso atto della retromarcia dei vicini sauditi, accolta comunque con soddisfazione: “Nonostante la proibizione al popolo del Qatar di raggiungere i luoghi santi fosse politicamente motivato – ha detto il ministro degli Esteri Sheikh Mohammed bin Abdulrahaman al-Thani durante la sua visita di stato in Svezia -, accettiamo la decisione di riaprire il confine. E’ un passo avanti per superare questo blocco imposto al mio Paese”.
Un’iniziativa che, a quanto pare, segue i colloqui di Gedda del 16 agosto, intercorsi fra il principe ereditario saudita, Mohammad Bin Salman, e lo stesso ministro degli Esteri qatariota. Dopo l’interruzione dei rapporti diplomatici, gli Stati del Golfo avevano inoltrato al governo di Doha una serie di richieste formali (tra cui la sospensione dei rapporti con l’Iran, la Fratellanza Musulmana e Hezbollah, oltre che la chiusura di Al Jazeera) quali condizioni necessarie alla ripresa delle relazioni. Un documento che, però, l’emirato non ha preso in considerazione, ritenendone il contenuto nient’altro che una violazione del diritto internazionale. Il 31 luglio scorso, il Qatar aveva inoltrato una denuncia all’Omc per l’interruzione dei rapporti diplomatici e commerciali, con l’emirato del Kuwait che ha iniziato a percorrere la difficile via della mediazione, supportata anche dagli Stati Uniti, con il segretario di Stato Rex Tillerson arrivato in visita nel Golfo Persico con l’intento di accelerare i processi di pacificazione nella regione.
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