La Francia fa sul serio. Infatti, dopo la dura manifestazione dello scorso 25 giugno a Parigi dei tassisti regolari contro gli autisti di Uber, le autorità d’Oltralpe hanno deciso di dispiegare duecento agenti in più per individuare e fermare gli autisti clandestini. Ad occuparsene sarà la brigata “Boers”, specializzata nel controllo e nell’attività dei taxi. Già da alcune settimane la polizia ha aumentato i controlli per smascherare gli autisti di UberPop, un’attività ritenuta illegale anche dal ministro dell’interno, Bernard Cazeneuve.
Nel frattempo i due capi della filiale francese di UberPop, Thibault De Saint-Phalle e Pierre-Dimitri Gore-Coty, sono stati fermati dalla polizia in seguito alle indagini sulla controversa applicazione statunitense che il Prefetto di Parigi ha vietato nei giorni scorsi dopo le manifestazioni dei tassisti. Secondo quanto ha riferito iTélé, i due sono stati interrogati nel quadro delle indagini su “servizi illegali e dissimulazione di di dati informatici”. Dal 2014 è aperta un’inchiesta sull’app dell’azienda californiana che permette a chiunque di improvvisarsi autista privato e trasportare clienti sulla propria auto.
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