S’infittisce il giallo del volo Egyptair partito dall’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi il 19 maggio scorso e precipitato in mare poco prima di atterrare al Cairo. Le scatole nere, rivenute sul fondo del Mediterraneo dopo diversi giorni di ricerca, non conterrebbero infatti le registrazioni degli ultimi minuti di viaggio. Un fatto “inedito e preoccupante” secondo gli inquirenti. Nell’incidente hanno, infatti, perso la vita 66 persone, tra cui 30 egiziani e 15 francesi, oltre ai membri dell’equipaggio.
I registratori, danneggiati dall’impatto, sarebbero stati spenti improvvisamente diversi minuti prima che l’A320 andasse in picchiata verso il mare, senza che i piloti fossero riusciti a lanciare il mayday. Né l’hard disk che registra le conversazioni all’interno della cabina di pilotaggio né tra i dati della strumentazione di bordo sono contenuti dati decisivi.
Agli investigatori restano solo i segnali automatici mandati automaticamente dal velivolo alla compagnia aerea che dalle 2.26 del mattino segnalano una serie di anomalie a bordo, tra cui un principio di incendio nella zona della cabina di pilotaggio. L’ipotesi è che l’incendio abbia danneggiato i circuiti di alimentazione dei registratori.“
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