La destra francese ha il suo concorrente per l’Eliseo: Francois Fillon. “Ho sentito gradualmente l’onda che ha travolto tutte le previsioni. Ha vinto la Francia della verità e dell’azione”, ha detto Fillon davanti ai suoi sostenitori in visibilio, commentando la vittoria a valanga nelle primarie. Nel momento della vittoria, il primo pensiero è andato “a Nicolas Sarkozy“, da lui eliminato al primo turno, nonché un “messaggio di amicizia, stima e rispetto” al candidato sconfitto, Alain Juppé. Poi, il commento sulla presidenza Hollande: “Quello che si chiude è stato un quinquennio patetico, dobbiamo ripartire in avanti come mai abbiamo fatto negli ultimi 30 anni. Tendo la mano a tutti quelli che vogliono servire il nostro Paese”.
“Congratulazioni a Fillon per l’ampia vittoria. Da oggi sono con lui, gli auguro buona fortuna per la vittoria a maggio”. Visibilmente commosso fra gli applausi dei suoi sostenitori, Alain Juppé ha riconosciuto la sconfitta nelle primarie della destra. “Ringrazio tutti anche se il risultato non è stato all’altezza delle speranze – ha detto Juppé -. Concludo questa campagna da uomo libero, che non ha fatto compromessi né su come è né su quello che pensa”.
Lo scrutinio ha dato una percentuale del 69,5% per Fillon contro il 30,5% per Alain Juppé. Ad annunciarlo la responsabile dell’authority delle primarie dei Républicains, Anne Levade. L’affermazione su Juppé al ballottaggio conferma i sondaggi degli ultimi giorni: oltre il 60% per il vincitore, sotto il 40% per il sindaco di Bordeaux.
Per la prima volta il premier francese Manuel Valls non esclude di presentarsi alle primarie della sinistra contro Francois Hollande. In un’intervista a “Le Journal du Dimanche”, Valls risponde così a una domanda sull’eventualità che possa candidarsi alle primarie di gennaio: “Tutti devono riflettere responsabilmente, io prenderò la mia decisione in coscienza. Ho rapporti di rispetto, amicizia e lealtà con il presidente ma la lealtà non esclude la franchezza. Bisogna constatare che nelle ultime settimane il contesto è cambiato“.
Un avvicinamento alla discesa in campo, da parte di Valls, che è cominciato da circa un mese, che è continuato giorno dopo giorno con maggior convinzione dopo che l’ex ministro Emmanuel Macron, suo rivale nel governo e nella considerazione di Hollande, ha deciso di candidarsi senza passare dalle primarie. Adesso, nessuno sa più cosa potrà accadere di qui al 10 dicembre – data fissata dal Presidente per sciogliere la sua riserva e dichiararsi per la corsa alla conferma all’Eliseo – e dopo, fino alle primarie del 22 e 29 gennaio. Valls resterà capo del governo anche schierandosi contro Hollande? Ci sarà un rimpasto? I prossimi giorni, con la destra ormai allineata dietro il suo riunificatore, si annunciano molto movimentati nel campo della maggioranza e del Partito socialista. Con prospettive non incoraggianti: “Noi possiamo uscire polverizzati dal primo turno delle presidenziali – ha avvertito il premier -. La sinistra può morire“.
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