La maggior parte dei territori palestinesi sono distrutti dai bombardamenti israeliani della scorsa estate e, come se non bastasse, a creare disagio in queste zone negli ultimi due giorni sono state forti piogge torrenziali, che hanno messo in ginocchio tutta la Striscia.
L’agenzia dell’Onu per i rifugiati, vista la situazione, ha proclamato lo stato d’emergenza. Ma ogni intervento finalizzato a migliorare la situazione è reso pressoché impossibile dalla mancanza di infrastrutture e servizi diretti ai civili: gli interventi militari israeliani, infatti, hanno devastato tutto.
La ricostruzione della Striscia, nonostante gli ultimi negoziati tenutisi in Egitto, non è ancora iniziata. Il rigido inverno si avvicina giorno dopo giorno e le stime affermano che durante l’ultimo conflitto almeno un terzo delle case è stato completamente raso al suolo: in cinquanta giorni di guerra ad esser rimaste senza tetto sono almeno centomila persone.
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