Un Paese perde sovranità quando il debito è troppo alto” e “a causa di politiche sbagliate”. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, in un'audizione all'Europarlamento.
“Quando il debito è troppo alto, non servono nemmeno le regole per limitare la sovranità di un Paese. Ci sono i mercati”, ha spiegato Draghi. I mercati dicono a un Paese cosa si può permettere e cosa no, cosa è credibile o cosa no. Un paese perde la sua sovranità” “quando il debito è così alto che ogni azione politica deve essere scrutinata dai mercati, cioè in gran parte persone che non votano e sono fuori dal processo di responsabilità democratica“, ha sottolineato il presidente della Bce. Questa situazione crea “risentimento. Ma questa è la realtà della vita”. Secondo Draghi, “la sovranità si perde a causa di politiche sbagliate”.
Per affrontare le future crisi cicliche, secondo il presidente della Bce – “sono necessari” due livelli di protezione dagli choc: la diversificazione del rischio attraverso il sistema finanziario privato, da un lato, e il sostegno anticiclico pubblico attraverso strumenti fiscali a livello nazionale ed europeo dall'altro“. A suo avviso i due livelli “devono interagire in un modo completo ed efficiente”. Draghi, intervenendo in commissione Affari economici del Parlamento europeo, ha poi ribadito che serve completare le riforme e l'Unione economica e monetaria: “Raggiungere queste riforme non è idealistico, nè utopistico se lavoriamo insieme. Al vertice di dicembre, i leader hanno rinnovato il loro impegno politico per rafforzare l'Unione economia e monetaria, se vogliamo realizzare appieno i benefici dell'euro, dobbiamo capitalizzare questo impegno e tradurlo in azioni politiche concrete”, ha concluso.
Nel corso dell'audizione, Draghi ha parlato anche della Manovra approvata dal Consiglio dei ministri italiano. “La conclusione del dialogo con la Commissione” sulla manovra di bilancio – ha detto -“è stata una buona notizia e come si è potuto vedere lo spread si è leggermente ridotto. Tutto ciò che favorisce il dialogo e il rispetto delle regole riduce lo spread e rende migliori per tutti le condizioni del finanziamento”.
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