Due esplosioni simultanee hanno colpito le sedi del Partito Democratico del Popolo (Hdp) alle prime ore del mattino. I locali interessati dall’attentato sono quelli della città di Adana e Mersin. Secondo i primi rapporti, 3 uomini sarebbero rimasti feriti. Proprio a Mersin era prevista oggi pomeriggio un comizio elettorale del candidato del Selahattin Demirtaş, in vista delle elezioni parlamentari che si svolgeranno in Turchia il prossimo 7 giugno.
Le autorità politiche hanno condannato quanto accaduto, così come il presidente Erdogan che ha usato la piattaforma di Twitter per denunciare l’attentato. Il clima nel Paese però è sempre più teso, già ad aprile degli uomini armati avevano fatto irruzione nella sede di Ankara del partito filo-curdo. In quell’occasione non si registrarono morti o feriti a differenza di quanto accadde nel novembre 2014 quando Ahmet Karataş, membro del HDP venne pugnalato vicino alla sede centrale della capitale. Ciò che rende l’Hdp bersaglio di questi attentati è il fatto che se alle prossime elezioni dovesse superare la soglia del 10% a livello nazionale, potrebbe impedire al partito di Erdogan di ottenere la maggioranza di due terzi necessaria per far approvare la riforma costituzionale che rafforzerebbe i poteri del Capo di Stato.
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