Già 3,3 milioni di dollari di finanziamenti raccolti da Bernie Sanders a poche ore dal lancio della sua candidatura per la Casa Bianca nel 2020. Le donazioni, da parte di 120.000 finanziatori, hanno così doppiato quelle raccolte dalla rivale alle primarie democratiche per la presidenza, Kamala Harris, nel suo primo giorno da candidata.
Il 77enne democratico che si è sempre definito “un socialista” e che ha mobilitato milioni di giovani durante le primarie democratiche del 2016 prima di cedere la nomination alla rivale Hillary Clinton, ha annunciato la sua decisione durante un'intervista radiofonica prima di postare un video su Twitter. “Abbiamo lanciato la rivoluzione politica durante la campagna del 2016 e ora è arrivato il momento di fare un passo in avanti“. Nella stessa intervista, Sanders ha definito il presidente Donald Trump “un imbarazzo per il Paese”. “Penso che sia un bugiardo patologico – ha attaccato – penso che sia anche un razzista, uno xenofobo, un omofobo“. Sanders, annunciando la sua ricandidatura, ha ribadito di essere “un democratico socialista“, un'espressione comunemente usata in Europa ma associata negli Usa alla sinistra radicale. La più illustre “seguace” di Sanders è la democratica Alexandria Ocasio-Cortez. Anche lei si definisce una socialista ed è riuscita a sbaragliare l'establishment del partito diventando la piu' giovane deputata della storia Usa alle primarie dello scorso novembre.
“Il socialismo ha giorni contati”, ha ammonito Trump a proposito del Venezuela ma anche di Cuba, del Nicaragua e di tutto il Sud America. “Gli Stati Uniti non diventeranno mai un Paese socialista”, ha rimarcato il presidente, riportando al centro del confronto elettorale, ventotto anni dopo la fine dell'Unione Sovietica, socialismo e comunismo. “Socialista” è stata definita dai repubblicani la proposta di Elizabeth Warren, altra candidata dem alla Casa Bianca, di tassare i super redditi per garantire cure gratis a dodici milioni di bambini. La battaglia vinta da Ocasio-Cortez contro l'insediamento del quartier generale di Amazon a New York ha rappresentato un punto di rottura con il passato: dagli anni Trenta, i democratici erano sempre stati a favore degli investimenti industriali. I repubblicani sono pronti a impostare tutta la campagna sulla contrapposizione tra “socialismo” e “libertà” come ai tempi del maccartismo.
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