Era il 2006 quando il Consiglio di sicurezza dell’Onu approvava una risoluzione vincolante che invitava l’Iran a sospendere l’arricchimento dell’uranio. Sono passati 9 anni e oggi, da quanto emerge dai colloqui sul nucleare a Ginevra, le potenze mondiali sembrano concedere a Teheran di conservare 6500 centrifughe.
“La direzione che si sta prendendo è preoccupante” ha dichiarato un rappresentante governativo israeliano al Jerusalem Post aggiungendo che le ultime indiscrezioni sul nucleare non sarebbero una novità per Gerusalemme che conosce i dettagli del negoziato da diverso tempo, anche se gli Stati Uniti hanno affermato che negli ultimi mesi “hanno interrotto le comunicazioni sull’argomento con Israele”.
“Inizialmente la posizione delle potenze mondiali era molto netta: l’Iran non doveva possedere centrifughe” ha spiegato il politico intervistato dal quotidiano di Gerusalemme in riferimento alla prima delle sei risoluzioni adottate nel 2006 dal Consiglio di Sicurezza in cui l’Iran veniva sollecitata a porre fine alla ricerca sull’arricchimento dell’uranio e alla sviluppo di tecnologie che potrebbero portare alla produzione di armi atomiche.
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