Se Theresa May non dovesse riuscire a far approvare il suo piano di uscita dall'Unione europea al Parlamento britannico il Regno Unito dovrebbe “andare al voto”. Lo ha detto Jeremy Corbyn, spiegando che “allo stato attuale i laburisti non voteranno il Chequers plan proposto dalla premier”.
Davanti ai delegati lab, riuniti in congresso a Liverpool, il leader si è detto pronto a governare e a portare il Paese fuori dal caos. Accolto con una standing ovation dalla platea che scandiva il suo nome, Corbyn ha sottolineato che in caso di mancato accordo sulla Brexit, May dovrebbe dimettersi in modo da consentire elezioni anticipate. Lasciare l'Ue senza l'intesa, ha avvertito, “Sarebbe un disastro nazionale“. “Se il Parlamento voterà contro l'accordo Tory o il governo non riuscirà a raggiungere alcun accordo, faremo pressing per il voto“.
E poi ha presentato un vero e proprio manifesto di governo a partire dalle linee sulla politica estera (riconoscimento dello Stato palestinese, in primis, ma anche “mai più guerre sconsiderate come gli interventi in Iraq o in Libia”). “Un governo britannico non può solo mantenere al sicuro il Paese ma può, ed è necessario, parlare apertamente di valori democratici e diritti umani“. La politica estera, ha annunciato Corbyn nel suo manifesto di governo, sarà guidata da “valori progressisti e solidarieta' internazionale”. Citando il leggendario discorso sull'avidità di Gordon Gekko in “Wall Street”, il film di Oliver Stone, ha poi tuonato contro quella “cultura” che considera “l'avidità come il capitalismo al suo massimo“.
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