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COLONI UCCISI IN CISGIORDANIA, ISRAELE INVIA L’ESERCITO PER TROVARE I KILLER

Cresce la tensione nei Territori dopo l’uccisione di due coloni israeliani in Cisgiordania. Tel Aviv, dopo aver appreso la notizia, ha inviato centinaia di soldati col compito di setacciare palmo palmo l’area per scovare i responsabili e assicurarli alla giustizia.  “Le ricerche sono intense”, ha detto un portavoce delle forze armate, Arye Shalicar. Questo lavoro implica non solo il dispiegamento di uomini sul terreno, ma anche un grosso sforzo d’intelligence, ha continuato.

I militari hanno annunciato nella notte l’impiego di ulteriori uomini di rinforzo per scongiurare un’escalation di violenza nel settore vicino al luogo dell’attacco”, ha detto ancora Shalicar. Eitam e Naama Henkin, entrambi sulla trentina di anni, sono stati uccisi da ignoti palestinesi ieri sera mentre circolavano in auto con i loro quattro bambini. I fatti sono accaduti a Beit Furik, a sudest di Nablus, in un settore della Cisgiordania occupata dove si trovano importanti colonie israeliane come Itamar ed Elon Moreh.

Il rischio è quello di una rappresaglia da parte delle frange integraliste presenti tra i coloni. Al termine dei funerali della vittime il presidente israeliano Reuven Rivlin (Likud) è stato duramente insultato da due estremisti di destra. Gli assalitori polemizzavano per le sue parole di autocritica espresse a luglio in seguito all’incendio doloso che provocò la morte di tre membri di una famiglia palestinese.

Intanto sono arrivate le parole di condanna nei confronti dei responsabili di un atto che rischia di avere gravi conseguenze sulla stabilità della West Bank. L’Onu e gli Usa, storico alleato di Israele nonostante l’allentamento dei rapporti con l’amministrazione Obama, hanno espresso solidarietà alle vittime. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha tenuto un incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a margine dei lavori per l’Assemblea generale Onu, invitando israeliani e palestinesi a lavorare per evitare pericolosi contraccolpi.

Francesco Volpi

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