Dopo sette mesi di indagine interna arriva l’incriminazione per Ling Jihua, braccio destro dell’ex presidente Hu Jintao, accusato di corruzione dal Politburo del Partito Comunista Cinese. A riferirlo è l’agenzia Xinhua spiegando che si tratta dei risultati di una una campagna anti-corruzione voluta dal successore di Hu, Xi Jinping.
Ling Jihua ricopriva la carica di vice presidente della Conferenza Consultiva Politica del Popolo, il massimo organo consultivo della politica cinese, ed era presidente dello United Front Work Department, una corrente del Comitato Centrale del Pcc. Il suo caso è stato trasferito agli organi giudiziari.
Ling era indagato per “gravi violazioni disciplinari”, un eufemismo utilizzato per il sospetto di corruzione, e negli scorsi mesi sono finiti sotto inchiesta anche altri membri della sua famiglia, sempre per reati simili. Con il caso di Ling, l’intensità della campagna voluta da Xi Jinping raggiunge nuove vette dopo che l’ex capo degli apparati di Pubblica Sicurezza, Zhou Yongkang, lo scorso mese è stato condannato all’ergastolo per i reati di corruzione, abuso di potere e diffusione di segreti di Stato. L’anno passato era stata invece la volta dell’alto funzionario Liu Tienan, incarcerato a vita per aver accettato milioni di dollari in mazzette.
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