“I cadaveri giacciono sulle strade, si temono 2.000 persone uccise nei raid” sono le parole di un ufficiale militare dopo gli attacchi dei miliziani integralisti di Boko Haram nel centro di Baqa, a nord-est della Nigeria: “la città – ancora racconta il generale – è stata completamente devastata, le case date alle fiamme”.
Dopo aver assaltato e invaso una base militare della Multi-National Joint Task Force a Baga sabato scorso, i militanti hanno colpito mercoledì per la seconda volta la città incendiandola completamente. Le truppe governative hanno abbandonato la zona e i jihadisti di Boko Haram controllano 16 villaggi sulle rive del lago Ciad.
“Gli islamisti hanno bruciato tutto” commentano le autorità locali che si trovano di fronte ad una città fantasma che”non esiste più”, prima degli attentati era abitata da 10.000 persone. Tra i fortunati che sono riusciti a fuggire “non sono stati in grado di seppellire i morti, i loro cadaveri ora giacciono nelle strade”.
“Dal Mali, alla Somalia, fino alla Repubblica Centrafricana, questi terroristi hanno la stessa agenda di fronte a una minaccia globale serve una risposta globale! è l’appello lanciato dal presidente del Camerun Biya rivolgendosi alla comunità internazionale per fermare la strage di Boko Haram.
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