Dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, di volersi ritirare dal piano europeo di ricollocazione dei migranti, dall’Austria arriva una nuova stretta sui profughi. Il governo di Vienna, infatti, ha approvato delle misure restrittive che erano state annunciate alla fine di gennaio.
Come già accade in Francia e in Belgio, alle donne musulmane sarà vietato indossare il niqab, ossia il velo integrale islamico che lascia intravedere solo gli occhi. Inoltre, le nuove norme prevedono anche il divieto – per i gruppi islamici salafiti – di distribuire in pubblico copie del Corano. Queste norme restrittive – approvate oggi dal governo di grosse koalition, composto da socialdemocratici e popolari – erano state annunciate alla fine di gennaio e sono state approvate nella giornata di oggi. Il pacchetto di misure restrittive è inquadrato nelle modifiche al piano “sicurezza e migrazione”.
Inoltre, secondo la legge approvata dall’esecutivo austriaco, i richiedenti asilo saranno obbligati, durante il loro primo anno di permanenza nel Paese, a seguire dei corsi di lingua e cultura tedesca. In base a quanto riportato dal quotidiano Daily Sabah, i migranti che si rifiuteranno di aderire al programma, incorreranno in una diminuzione dei sussidi da parte dello Stato.
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