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Attentato di Hyde Park, arrestato ex Ira

Un nuovo arresto arriva in relazione all'attentato di Hyde Park del 1982, quando una bomba forse piazzata dai militanti dell'Ira (Irish republican army) all'interno dell'area verde londinese aveva provocato la morte di undici soldati inglesi: a finire in manetta è stato il 66enne John Downey, già accusato in precedenza di connessioni con l'attacco di Hyde Park nonché dell'omicidio di altri due soldati, questa volta nordirlandesi, nel 1972 a Enniskillen. Un caso, quello del duplice omicidio dei membri dell'Udr Alfred Johnston e James Eames, riaperto 4 anni fa più o meno in contemporanea al decadimento del processo a carico di Downey per la strage di Hyde Park.

Il caso del '72

A suo tempo, John Downey era stato messo in relazione all'esplosione omicida avvenuta nel parco il 20 luglio dell'82. Nell'ambito della stessa inchiesta, in una sentenza emessa dal giudice Sweeney si riteneva come la polizia avesse scoperto prove che avrebbero potuto collegare Downey anche all'attacco di Enniskillen. Nel 1985 tuttavia, i pm decisero di non richiedere l'estradizione dell'ex Ira in Irlanda, poiché le presunte prove che avrebbero (a detta del magistrato) ricondurre l'uomo alle morti di Enniskillen erano scomparse. Dopo una lunga sordina, il caso era tornato alla ribalta nel 2014, quando i gudici decisero di aprire un nuovo dossier sulle uccisioni del '72 e dell'82, anche se non risalendo immediatamente a Downey.

Il presunto coinvolgimento

L'arresto è stato eseguito nella giornata di martedì, quando la Polizia irlandese si è presentata a casa dell'ex Ira nella contea di Donegal. Gli agenti si sono presentati nell'abitazione dell'uomo con un mandato di arresto eropeo. L'appartenenza all'Ira di Downey fu notificata in una sentenza del 1974, quando un Tribunale irlandese lo condannò alla reclusione nel carcere di Portlaoise (dove poi prestò servizio). Per quanto riguarda Hyde Park, le famiglie delle quattro vittime che sarebbero state provocate dalla bomba piazzata presuntamente da Downey hanno intentato un'azione civile, cercando un risarcimento e la constatazione delle sue responsabilità. Come riferito da un portavoce del pubblico ministero di Dublino, “dopo un'attenta valutazione di tutte le prove disponibili, è stata presa una decisione per perseguire una persona per il reato di omicidio e per aver favorito la causa dell'esplosione”.

redazione

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