Secco “no” del presidente rumeno Klaus Iohannis al trasferimento a Gerusalemme dell'ambasciata di Bucarest in Israele proposto dal leader dei socialdemocratici (partito di governo), Liviu Dragnea.
Secondo un comunicato pubblicato dalla presidenza rumena, il capo dello Stato “non è stato né informato né consultato” a riguardo. Questo piano, secondo Iohannis, “non si basa su una valutazione solida e approfondita” della situazione in Medio Oriente.
Lo stesso governo, guidato da un primo ministro socialdemocratico, non ha fatto alcun passo ufficiale sull'argomento. In un'intervista rilasciata un canale televisivo locale, Dragnea, che ha un ruolo di primo piano nel partito socialdemocratico rumeno, aveva annunciato la decisione del governo di Bucarest in merito all'”inizio delle procedure per il trasferimento” dall'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. “La decisione è presa e le procedure necessarie stanno iniziando”, aveva detto il leader politico.
Il capo dello Stato ha fatto sapere oggi che “l'iniziativa del governo può forse, e tutt'al più, rappresentare l'inizio di un processo di valutazione“, che potrebbe essere portato a termine “solo dopo la conclusione dei negoziati” di pace tra Israele e i palestinesi. “Un trasferimento dell'ambasciata sarebbe una violazione del diritto internazionale“, ha detto Iohannis.
Il 6 dicembre, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele, annunciando contestualmente il trasferimento dell'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. Se le parole di Dragnea dovessero essere confermate, la Romania sarebbe il primo Paese dell'Unione europea a seguire l'esempio statunitense.
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