Il fenomeno dei “foreign fighters”, aspiranti jihadisti provenienti soprattutto da Nord America ed Europa con l’intento di combattere per il Califfato di al-Baghdadi, sta diventando incontrollabile. Paesi come la Turchia hanno rafforzato i controlli presso aeroporti e stazioni di bus e treni, e per questo i futuri combattenti, per raggiungere i militanti in Siria e Iraq, si stanno affidando alle navi da crociera dirette in Turchia.
A lanciare l’allarme è il numero uno dell’Interpol, l’americano Ronald Noble, intervistato dall’Associated Press. Senza sbilanciarsi sul numero esatto di persone che stanno superando i confini della Turchia per poi raggiungere gli Stati limitrofi, lo studioso lancia un appello ai Paesi e alle compagnie di navigazione, incitando a rafforzare i controlli.
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