A poche ore della diffusione, tramite l’edizione online del Guardian, del presunto ferimento del leader dell’Isis, il califfo Abu Bakr al-Baghdadi, arriva la smentita del Pentagono. Il dipartimento della Difesa americano infatti non crede che il capo dei terroristi sia stato colpito durante i radi, come delle fonti anonime hanno dichiarato al quotidiano inglese.
“Possiamo dire che non c’è alcun elemento per dire che Baghdadi sia stato ferito o ucciso. – ha dichiarato il portavoce del Pentagono Steve Warren – Non c’è nulla che indichi che ci sia stato un cambiamento della sua situazione”. Inoltre, il colonnello ha aggiunto che le informazioni sulla salute del leader dei terroristi, “sembra una storia riciclata”.
Secondo la notizia diffusa dal Guardian l’autoproclamato Califfo era stato ferito in un raid degli Stati Uniti a marzo e le sue condizioni di saluta non erano buone, anche se in via di miglioramento.
Ma non è la prima volta che si diffondono delle voci sulla presunta sorte dello Stato Islamico. Le prime indiscrezioni risalgono al mese di novembre, quando tramite l’account Twitter del ministro degli Esteri iracheno Ibrahim al-jaafari, era stata annunciata ufficialmente l’uccisione dell’uomo in un raid su Qaim. Ma anche in quell’occasione il tweet si era rivelato un falso.
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