Abdulahi Qayad Barre, un membro del parlamento somalo è stato ucciso dal gruppo terroristico al-Shabaab mentre usciva di casa per recarsi al lavoro. La morte del legislatore segna il primo caso nel 2015 ma solo nello scorso anno sono state vittime di questi attacchi altri 5 deputati.
Il clima è particolarmente teso da quando nel 2011 gli affiliati di al Qaeda vennero spinti fuori dalla capitale da parte delle forze di pace africane. Come segno di ribellione al-Shabaab ha condotto una serie di attacchi con l’obiettivo di rovesciare il governo appoggiato dall’occidene e imporre la loro rigida visione della sharia.
Un portavoce del gruppo estremista ha dichiarato che tutti i parlamentari sono nel mirino per essere uccisi o catturati affinché si stabilisca definitivamente la giustizia di Allah. Il gruppo terrorista una volta controllava gran parte del Paese arrivando a vietare la musica e a compiere esecuzioni come le amputazioni pubbliche per chi è stato sorpreso a rubare.
Gli attentati avvengono in occasione delle votazioni per la prossima Costituzione, per quest motivo si sono registrati diverse azioni nei confronti di funzionari governativi per sabotare il processo politico: “Abbiamo ucciso il parlamentare. Continueremo a ucciderli uno ad uno” ha rivendicato un portavoce di al Shabaab.
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