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Ecco chi è Milena Canonero, la signora dello stile a Hollywood

Per Hollywood è un’icona dello stile, in Italia è poco conosciuta dal grande pubblico. Eppure non è al suo primo Oscar, ma addirittura al quarto. Milena Canonero ha fatto centro ancora una volta. La costumista italiana, che da Torino dove è nata nel 1952 ha conquistato Los Angeles, era candidata per i costumi realizzati in “The Grand Budapest Hotel”. Che le cose si fossero messe in modo da ben sperare lo si è capito appena conquistato il Costume Designers Guild Award 2015, riconoscimento che ogni anno premia i migliori costumisti delle produzioni cinematografiche e televisive. Altrop segnale posiitivo: la festa e gli onori che le sono stati tributati per il film di di Wes Anderson dalla comunità italiana a Los Angeles, con una cerimonia a lei interamente dedicata con tanto di premio dell’Istituto Italiano di Cultura.

Il premier italiano Matteo Renzi le ha tributato gli onori tramite twitter.

Ma chi è Milena Cantonero? Nasce a Torino il 13 luglio 1946, inizia gli studi a Genova e li prosegue trasferendosi a Londra, dove studia arte e storia del costume. A Londra incontra personalità di spicco del cinema e del teatro, tra cui anche Stanley Kubrick, che le offre il primo incarico da costumista per il celebre film “Arancia Meccanica”.

Il regista le affida in seguito il ruolo di costumista anche per il film “Barry Lyndon”, con il quale Milena Canonero vince il suo primo Oscar insieme a Ulla-Britt Søderlund. In seguito arriva a vincere la sua seconda statuetta partecipando alla realizzazione di “Momenti di gloria”, il famoso film di Hugh Hudson che narra la storia di due atleti ambientata negli anni venti.

Dopo avere ricevuto le nomination agli Oscar altre cinque volte per i film “La mia Africa”, “Dick Tracy”, “Tucker”, “Titus” e “L’intrigo” della collana; ma è solo nel 2007 che le viene consegnata la terza statuetta per i bellissimi costumi di “Marie Antoinette” di Sofia Coppola.

Milena Canonero inizia a collaborare con il regista Wes Anderson nel 2004 nel film “Le avventure acquatiche di Steve Zissou” e continua nel 2007 lavorando ai costumi di “Il treno per il Darjeeling”.
L’artista prosegue quindi con “Grand Budapest Hotel”, l’originale film di Wes Anderson per il quale realizza mangnifici costumi capaci di valorizzare al meglio ogni personaggio, che le permettono di aggiudicarsi la sua quarta statuetta in carriera portandola ad entrare nella storia degli Oscar.

E il futuro? Ora la costumista sta lavorando per Prada a un progetto del quale per ora non vuole parlare, tra l’Italia e Parigi. Ma prima un po’ di relax…

Mattia Sheridan

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