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Covid Italia, Iss: “Si alza l’età media dei morti, giù quella dei contagiati”

Cala ancora il dato giornaliero dei contagi da coronavirus in Italia, con un incremento di 303 casi rispetto a ieri, quando si era registrata una crescita di 338. Il dato della Protezione civile comprende attualmente positivi, vittime e guariti. In Lombardia i nuovi contagiati sono 259 in più, pari al 85,5% per cento dell’aumento odierno in Italia. Il numero dei casi totali è arrivato a 237.290. Oltre alla provincia di Bolzano sono 8 le Regioni in cui non si registrano nuovi contagi: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata.

Le dichiarazioni del Ministro della Salute

Torniamo finalmente a respirare, la situazione va meglio. Anche dopo le riaperture, la paura di una seconda ondata del virus non sembrerebbe esserci. Le misure vengono rispettate, dal distanziamento al lavaggio delle mani, tuttavia serve un monitoraggio attento”. Lo ha detto il ministro della Salute Pierpaolo Sileri. “Avere l’agognato vaccino contro il Coronavirus consentirà di limitare i danni, è prematuro pensare di poterlo già avere a settembre ma potrebbe arrivare per fine anno o inizio 2021″ ha specificato Sileri aggiungendo che, in relazione all’accordo con Oxford, “l’Italia non ha acquistato dosi di vaccino che ancora non ci sono, ma insieme con altri Paesi europei ha firmato un accordo per continuare a sostenere questa ricerca”.

Iss: “Si alza età media dei morti, giù quella dei contagiati”

L’età media dei deceduti positivi a Covid-19 è andata progressivamente crescendo da marzo a giugno al punto che, se si prendono i dati prima del 4 maggio e dopo questa data si passa da 79,8 a 82,5 anni. Lo ha rilevato uno studio dell’Istituto superiore di sanità, secondo cui il fenomeno potrebbe essere dovuto a una serie di fattori legati all’assistenza sanitaria: da una migliore capacità di trattamento dell’infezione a una migliore organizzazione nel contrasto dell’epidemia.

Continuano le riaperture di diverse attività

Protagonisti questa volta anche i bambini. Si a cinema e teatri, ma soprattutto i centri estivi per i più piccoli. Lunedì mattina hanno riaperto in tredici regioni sale slot e Vit, centri scommesse e bingo. Serrande alzate per il gioco d’azzardo in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abbruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le macchinette si sono riaccese anche in bar e tabaccherie. Veneto, Liguria, Emilia Romagna e Calabria hanno scelto la strada della prudenza e rimandato il via libera al 19 giugno.

Rossella Avella

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