L’allentamento delle misure restrittive deve essere fatto “gradualmente”, ma “probabilmente”, se gli scienziati lo confermeranno, è possibile che in Italia “entro la fine di questo mese” alcune misure possano essere revocate. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “L’emergenza coronavirus in Italia non è stata sottovalutata”, ha poi sottolineato Conte aggiungendo: “Non troverete mai una mia dichiarazione che dimostri che abbiamo sottovalutato questa emergenza”. L’Italia ha “sempre adottato misure efficaci e tempestive”. E “tornando indietro farei lo stesso”, riguardo alla tempestività o meno delle misure restrittive adottate in Italia. “La perfezione non è di questo mondo – ha affermato il premier – e non sono così arrogante da pensare che il governo italiano sia stato perfetto”. Ma, aggiunge, quello italiano è un sistema “completamente diverso” da quello cinese e se fossero state suggerite prima del tempo misure restrittive delle libertà costituzionali, “mi avrebbero probabilmente preso per pazzo”.
Quanto alla prospettiva di un fallimento del progetto europeo, davanti alle sfide poste dall’emergenza coronavirus, per Conte “il rischio c’è”. “Abbiamo bisogno di una risposta economica e sociale a livello europeo”, dice il premier. Servono risposte “monetarie e fiscali” adeguate per fronteggiare la “prova più grande dalla Seconda Guerra Mondiale” che l’Europa si trova davanti. In assenza di queste risposte, ci sarebbe una “grande delusione” da parte non solo degli italiani, ma di tutti gli europei. Ma, aggiunge il premier riguardo al rischio di un fallimento europeo, “non permetterò che si materializzi, voglio evitarlo”.
Le parole di mons. Cantoni per don Renato Lanzetti, morto a 67 anni di coronavirus. «Don Renato era un vero uomo di Dio Era innamorato del Signore Gesù. Un appassionato servitore della Chiesa, sollecito verso tutti, soprattutto i sacerdoti. La sua è stata una vita nel segno dell’obbedienza. Un prete di grande esempio per tutti». Sono alcune delle parole con cui il vescovo Oscar Cantoni ha voluto ricordare ieri pomeriggio don Renato Lanzetti «tornato alla casa del Padre oggi, Mercoledì Santo 8 aprile 2020, alle ore 3.45 del mattino». La salma di don Renato sarà tumulata, in forma privata, nel cimitero di Torre Santa Maria. Terminata l’emergenza verrà celebrata la liturgia delle esequie.
La neonata è rimasta in isolamento strettissimo per oltre tre settimane consecutive: nelle prime 48 ore la piccolina non si è mai mossa, completamente priva di coscienza. Poi, dopo 2 giorni, i primi segni di ripresa. Ci sono voluti altri tre giorni perché potesse respirare da sola. A quel punto, i miglioramenti della bimba sono stati sorprendenti. Ora il quadro clinico che presenta rassicura tutti, e dopo due tamponi negativi, può tornare a casa dove l’attende il calore della sua famiglia.
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