Il 7 luglio 1901 nasce a Sora, in provincia di Frosinone, Vittorio De Sica. Il grande attore, regista e sceneggiatore è stata una delle figure più importanti del cinema italiano sin da bambino. Un mix di sangue siciliano e napoletano negli anni della Prima Guerra Mondiale Vittorio si trasferisce con la famiglia prima a Napoli poi a Firenze e infine a Roma, dove studia ragioneria. Grande amante di Napoli e della cultura partenopea, si dichiara tifoso biancoceleste e sogna una casa a Posillipo.
Totò e De Sica “I due marescialli” ©Ismail Mualin
Negli anni Venti si dedica al teatro coprendo tutti i ruoli dell’epoca, dal generico al primo attore, mentre, negli anni Trenta, diretto da Mario Camerini, diviene inteprete richiesto di commedie garbate e brillanti: Gli uomini, che mascalzoni…(1932), Darò un milione (1935), Il signor Max (1937), I grandi magazzini (1939). La grande popolarità arriva però con Pane, amore e fantasia (1953) di Alessandro Blasetti accanto a Gina Lollobrigida nel ruolo del Maresciallo donnaiolo, Antonio Carotenuto, e con Il conte Max (1957) di Giorgio Bianchi.
Vittorio De Sica – Lassammo Fa’ A Dio (Salvatore Di Giacomo) 1970 ©notedeltempo
Successivamente, nel ruolo di regista, conquista la scena mondiale. Negli anni Quaranta getta le basi del cinema neorelista con il film I bambini ci guardano (1943), cui seguiranno capolavori e ben quattro premi Oscar al Miglior Film Straniero: Sciuscià, (1946), Ladri di biciclette (1948), Ieri, oggi, domani (1963) e Il giardino dei Finzi Contini (1972). Altri titoli celebri: Umberto D. (1952), L’oro di Napoli (1954), La ciociara (1960) con Sophia Loren, premiata con l’Oscar come Migliore Attrice Protagonista e Matrimonio all’italiana (1964) con Marcello Mastroianni.
Ebbe due matrimoni, il primo duro 23 anni (1937-1945) e fu con la collega Giuditta Rissone, dalla quale ebbe la figlia Emilia nata nel 1938, mentre nel 1968 convolò a nozze con l’attrice spagnola Maria Mercader. Da quest’unione nacquero Manuel (1949-2014) e Christian (1951), anch’egli attore.
Vittorio De Sica muore a Neuilly-sur-Seine (Francia) il 13 Novembre 1974 lasciando in eredità un nuovo linguaggio cinematografico che pone l’accento sulle classi sociali più deboli ed emarginate.
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