Modena: bellissima città d’arte a misura d’uomo.

A settembre la città è sede del Festival della fiaba e del Festivalfilosofia.

Fonte: ANSA

Sono tanti i luoghi da scoprire in questa città, famosa per i motori roboanti , per il suo aceto balsamico, che viene esportato in tutto il mondo e per il  suo patrimonio artistico.

Passeggiando per la città

Veri capolavori di architettura e scultura dell’arte romanica sono il Duomo di Modena, la Torre Ghirlandina e Piazza Grande, dichiarati dal 1997 “Patrimonio dell’Umanità”. Monumenti che rappresentano mirabilmente i valori religiosi e civici della città del Medioevo. Simbolo per i modenesi della propria città è la Torre Ghirlandina, dall’alto della quale si può godere di una bellissima vista di Modena con lo sfondo delle cime dell’Appennino.

Il Palazzo Ducale di Modena, sontuoso palazzo barocco, è tra le più prestigiose regge a livello europeo, residenza della Corte Estense fino all’ultimo duca Francesco V d’Asburgo-Este. Ora sede della prestigiosa Accademia Militare.

Una tappa immancabile è l’Acetaia Comunale, situata nel sottotetto del Palazzo Comunale, ospita tre batterie: due piccole, chiamate Secchia e Panaro (da sei botticelle ciascuna) e una grande intitolata alla Torre Ghirlandina (da dieci botticelle), che conservano il prezioso aceto balsamico, tanto amato dalla Corte Estense e offerto come dono raffinato e prezioso per occasioni speciali.

Festival della Fiaba  e della Filosofia

Da oggi al 13 settembre avrà luogo la settima edizione del Festival della Fiaba,  pensato per un pubblico adulto. Manifestazione unica in Italia per originalità e target di riferimento. Dovrà ricredersi chi pensa ancora che il mondo delle fiabe sia “roba per bambini”. Tale genere narrativo, infatti, si comprende anche attraverso un’indagine intellettuale, antropologica e culturale, ossia un approccio “da grandi”. Saranno tre giorni di narrazioni in voce semplice di fiabe della tradizione, spettacoli,  performance, concerti, momenti dedicati al gusto e tanto altro ancora. Il tema caratterizzante questa edizione sarà la Baba Jaga, ovvero la “Grande Madre”, declinata e indagata da scrittori, professori e pensatori in diversi aspetti e sfumature, in particolare nell’ambito di un ciclo di conferenze dedicate. Si ricrea, così, quello che un tempo veniva definito “focolare”, celebrando il rito della narrazione e predisponendo i  visitatori a uno stato di ascolto.

Secondo appuntamento del mese è Festivalfilosofia, in programma dal 18 al 20 settembre con un calendario fitto di appuntamenti a Modena, Carpi e Sassuolo. In più di quaranta lezioni magistrali, tenute in piazze e cortili, le più grandi personalità del pensiero filosofico, tra cui Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Massimo Recalcati, Roberto Esposito, affronteranno il tema del nostro rapporto con i robot, facendo emergere le sfide poste dall’innovazione tecnologica e dalle intelligenze artificiali in varie sfere del pensiero e dell’azione, dal lavoro alla salute, dalla politica alla vita di relazione, discutendone le prospettive e le implicazioni sociali ed etiche.