La sua forma a ferro di cavallo è all’origine della leggenda secondo cui la creazione del lago è opera di Ercole che battendo a terra la sua clava, per sfidare le popolazioni locali, la conficcò nel terreno. Nessuno degli abitanti riuscì però ad estrarla, solo Ercole fu capace di rimuoverla e quando lo fece, un enorme flusso d’acqua iniziò a sgorgare, riempiendo il cratere del vulcano, e così si formò l’attuale lago di Vico.
Di origine vulcanica, con i suoi 507 metri sul livello del mare vanta il primato tra i grandi laghi italiani per altitudine. Al di là della leggenda, in realtà le sue particolari fattezze sono dovute proprio alla presenza dello sperone del Monte Venere, un cono vulcanico secondario all’interno del cratere che ospita il lago. Quello che oggi appare ai nostri occhi è, infatti, la testimonianza di una lunga attività del vulcano Vicano che con l’esplosione del cono principale e il suo sprofondamento diedero origine a una caldera al cui interno emerse un piccolo cono lavico, l’attuale Monte Venere. Terminata l’attività vulcanica, le sorgenti sottostanti e le grandi piogge formarono il lago, ed il Monte Venere divenne un’isola che rimase per millenni abbracciata dalle acque del lago.
Protetto da una Riserva Naturale sin dal 1982, il lago offre al visitatore angoli di natura praticamente intatta. Un ecosistema di eccezionale importanza dove l’alternanza di zone paludose, aree boschive e prati creano un meraviglioso panorama, consentendo di ospitare una grande varietà di flora e fauna acquatica e volatile. Il suo microclima particolare, molto fresco e umido, favorisce la crescita dei faggi già a 800 metri anziché a 1000 e una generosa vegetazione di castagni e querce.
Per gli appassionati bird watching, tutta la caldera dei Monti Cimini e il Lago di Vico rappresenta un vero e proprio paradiso data la grande quantità di specie di uccelli sia stanziali che migratori presenti nella zona. Gli amanti del trekking, invece, possono percorrere una rete di sentieri che non solo ci porterà alla scoperta dei punti più selvaggi dei Monti Cimini ma anche a toccare le cime più alte del gruppo corrispondenti al Monte Fogliano (965 m) e al Monte Venere (851 m).
Gli insediamenti umani sono pochissimi e si concentrano principalmente in località Punta del Lago. Qui è possibile non solo bagnarsi nelle acque ma anche degustare piatti tipici locali, anche a base di pesce, in uno dei punti ristoro del piccolo borgo. Nei dintorni non mancano le testimonianze della presenza di Etruschi e Romani che, affascinati a questo luogo incantato, fecero passare la via Cassia sul lato meridionale del lago.
Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che si stanno discutendo con gli Usa dettagli concreti…
Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,25-30 https://www.youtube.com/watch?v=CY0SPdRyl3g In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo…
Italia-Somalia: la rotta della solidarietà. In risposta alla recente epidemia di colera in Somalia, le…
Il Terzo Settore, in Italia, indica l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro,…
Il programma di governo di papa Francesco è il Vangelo. Inutile inseguire il progetto del…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni