Un vero e proprio tormentone, quello riguardante la proposta della Lega di pagare i debiti pubblici con minibot emessi dallo stesso Stato. Già Mario Draghi aveva sentenziato: “o si tratta di moneta illegale, o di nuovo debito”. L‘imprenditore Marco Gay all'assemblea dei giovani industriali ha affermato netto: “gli imprenditori vogliono soldi veri, con la carta paghino i parlamentari”. Lo stesso Ministro Tria si è detto contrario con qualche imbarazzo. Credo che la levata di scudi contro i minibot, riguardi più problemi; apre un contenzioso grave con la Banca Centrale Europea che finora a tenuto bassi i tassi di interessi per il debito, facendosi carico del costo soprattutto per paesi indebitati come l’Italia; si avvia un inquietante segnale per la tenuta della coesione dell’Unione Europea; si depista il dibattito con avventurose soluzioni, anziché un vero piano di crescita della produttività e contenimento della spesa pubblica per debellare il debito; ai “pagherò” eventuali dello Stato per la Pubblica Amministrazione, si potranno estendere anche gli stipendi dei dipendenti pubblici e gli assegni ai pensionati; infine, lo Stato, senza alcun freno, potrà accrescere il debito, in quanto cadrebbero i freni alla spesa pubblica responsabile.
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