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Chi rompe non paga

Il Presidente francese Macron ha gelato il presidente del Consiglio Conte, quando gli ha detto che i problemi degli sbarchi riguardano i Paesi di ‘primo arrivo’: cioè l’Italia. La verità di questa storia è che i francesi, pur scorrazzando da qualche secolo per i sentieri africani, quanto a solidarietà lasciano molto a desiderare. Sono stati in prima fila per destabilizzare la Libia per tentare di dirottare il petrolio verso le compagnie francesi a scapito dell’Eni e in ultima fila per riparare i loro danni. Insomma, chi rompe non paga!

Raffaele Bonanni

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