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Nelle botteghe “local” la tradizione popolare del Natale. Strenne sotto casa

A Roma strenne “sotto casa” secondo la tradizione del Natale. Numerosi studi sociologici ed economici documentano come il boom planetario delle vendite online (per ogni tipo di articolo o bene) abbia penalizzato i piccoli negozi di vicinato. In tutto l’Occidente si è innescata una vera e propria crisi. “Ciò ha portato alla chiusura di diverse fra queste realtà, un tempo vera spina dorsale dell’economiarileva La Maison Lifestyle Magazine – Eppure, soprattutto oggi, in tempo di Covid, ci si accorge di quanto sia importante avere un negozio ‘a portata di mano’. Sono numerose le ragioni per scegliere i negozi di vicinato. Spesso nell’esercizio sotto casa si trovano prodotti locali in gran varietà e di alta qualità. Chi compra ha così più possibilità di scelta. Il servizio è spesso cucito su misura dell’acquirente. Perché il negoziante e i commessi conoscono le preferenze e le abitudini del cliente”. E prosegue: “Proprio per essere un esercizio di quartiere, il negozio sotto casa collabora con altre realtà locali. Comprando da queste prodotti e servizi. E, dunque, alimentando un circolo virtuoso di affari che restano sul territorio. Un’economia circolare, a ‘chilometro zero’, si traduce in benessere per la comunità“.

Strenne di prossimità

In vista delle festività natalizie del 2022 la Camera di Commercio di Roma lancia la campagna #RegalatiRoma. Un invito a tutti i romani, di tutte le generazioni, a comprare nelle attività presenti nel loro quartiere. Sulle strade in cui vivono. Insomma, nei cosiddetti negozi “sotto casa”. La campagna #RegalatiRoma nasce per sostenere le piccole e medie imprese commerciali di quartiere. La capitale ha una lunga tradizione di botteghe, negozi e attività tramandate di generazione in generazione, in molti casi a conduzione familiare. Che rendono il commerciante non solo un semplice venditore, ma un esperto al servizio del proprio cliente, per guidarlo nell’acquisto migliore. Un’esperienza che tutti gli italiani stanno ricominciando ad apprezzare. Riscoprendo nel rapporto umano e nell’alta qualità dei prodotti in vendita il vero valore aggiunto di ogni loro acquisto.

Campagna

Il nome “Regalati Roma” è sinonimo del molteplice dono che, acquistando in negozio e sostenendo l’economia cittadina, viene fatto ai propri cari. Ma anche un po’ a sé stessi e, soprattutto, alla propria città. La campagna della Camera di Commercio di Roma è promossa e sostenuta da testimonial d’eccezione che hanno prestato convintamente la loro voce e il loro volto all’iniziativa. La campagna #RegalatiRoma si è aperta con il primo video, quello di Carlo Verdone, già visionabile sui canali social della Camera di Commercio di Roma (Facebook, Instagram, Twitter e You Tube) e dove, nei prossimi giorni, verranno pubblicati anche tutti gli altri. Una riscoperta della tradizione delle botteghe, quindi. Come sottolineato dal regista e attore Carlo Verdone la capitale ha una lunga tradizione di botteghe storiche. La storia delle botteghe, intese come luoghi in cui si realizzavano prodotti destinati alla vendita, si perde nella notte dei tempi. Le botteghe erano sempre aperte, illuminate di notte dalle lucerne, riparate da tettoie esterne che proteggevano i passanti dalla pioggia e dal sole, ed erano una vicina all’altra, senza soluzione di continuità nell’offrire merci e servizi.

Il valore del dono

Anche Adriano Panatta sostiene la campagna della Camera commercio “Regalati Roma”. Questo Natale “fatti un bel regalo, regalati Roma”. L’ex tennista esorta all’acquisto nelle botteghe e nei negozi di quartiere, sulle strade in cui vivono. Un modo appunto per rilanciare i piccoli esercizi commerciali che conservano e tramandano le tradizioni della capitale. “Ma quanto è bella Roma a Natale con tutte le sue luci. Con l’allegria della gente che cammina per strada – dice Panatta nel video-. Natale significa anche fare un regalo ai propri parenti, ai propri amici. E Roma è l’ideale. Perché in tutti i quartieri ci sono dei negozi, anche piccoli, anche medi, che hanno delle cose meravigliose. E che sono anche di una grande tradizione popolare”. “I proprietari di questi negozi – sottolinea l’ex tennista – che hanno sofferto, oltretutto, con gli anni della pandemia. E forse, sono quelli che hanno sofferto di più. Per cui andate anche negli altri quartieri, però guardate prima nei vostri. Qui troverete delle realtà meravigliose. Ed è una cosa che fa bene a voi. E fa bene anche a queste famiglie che, con grandi sacrifici, ancora mantengono il loro commercio”, conclude Panatta.

Giacomo Galeazzi

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