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Sorgenti, castagne e tradizioni: alla scoperta di Cassano Irpino

In Campania nella provincia di Avellino c’è un borgo particolarissimo che ha destato moltissima attenzione: Cassano Irpino. Nel cuore dell’Irpinia c’è il borgo delle sorgenti, poiché è presente un gruppo sorgentizio dove ne confluiscono incontrandosi ben quattro. Queste sono il chilometro zero dell’Acquedotto Pugliere che alimenta quattro Regioni d’Italia (Campania, Puglia, Basilicata e Molise). Appena si sale a Cassano Irpino c’è un campanile, con le due campanelle: una grande ed una piccola. Qui c’è il vicolo delle campanelle (o dell’amore) dove i giovani si dichiaravano l’amore. C’erano 2 funi, e con queste a seconda della campana che si suonava, si accoglieva la dichiarazione d’amore oppure veniva respinta.

Tantissimi giovani artisti hanno scelto di rimanere in questo borgo per valorizzarlo, e così conosco Gianmarco un giovane che suona le percussioni che ha studiato al liceo musicale, e qui ha fondato dei gruppi nel tempo anche coi ragazzi delle zone limitrofe. Poi conosco Luca che è un Maestro di musica e suona il sassofono. Luca mi dice che ama vivere in questo luogo perché la calma fa sì che artisticamente sia ispirato. Così come anche Francesco che suona rock insieme ad altri ragazzi, scrivendo canzoni. Cassano Irpino ha una grande comunità presente in Argentina. Così conosco una signora venuta apposta oggi dall’Argentina per scoprire le sue radici, conoscere il luogo dove hanno abitato i suoi nonni. Il caffè in questo borgo è delizioso, grazie proprio a quest’acqua buonissima. Conosco anche Mariangela, un’artista che ha dipinto lungo il borgo delle scene medioevali.

Sulla sommità del borgo c’è il Castello, simbolo della comunità, che conserva in maniera autentica quelle che sono le tracce medioevali. Luogo dove avvengono tutte le manifestazioni più importanti. E proprio per questo Natale si sta immaginando il 22 e 23 dicembre una festa per tutti i bambini. Passeggiando per Cassano si può ammirare anche la “spada nella roccia” qui riprodotta. La leggenda narra che Filippo D’Angiò inviò dei cavalieri dalla Puglia per vincere la resistenza della Gubitosa, e Lei schiacciò la spada nella roccia, e da quel momento non fu più estratta. Cassano Irpino è il luogo della castagna ma anche del sottobosco come i funghi porcini. Per il borgo si aggira Bartolomeo, un signore simpaticissimo che crea dei lavori come per esempio collane, tutto con le castagne. Durante la manifestazione di punta la comunità prende tutta parte alla sfilata dei vestiti medioevali. Qui la gente è molto unita e si aiuta. C’è un clima di grande Famiglia che si può respirare appena si arriva nelle vie e piazze di questo luogo. Questo posto è ricco di storia, di cultura, di eventi, e soprattutto di giovani talentuosi. Dunque l’invito è quello di passare e soggiornare in questo luogo magico!

Ivan Cardia

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