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Unicef: “19mila bambini soldato in Sud Sudan”

In occasione della Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato – che si celebra il 12 febbraio di ogni anno – l’Unicef ricorda che solo in Sud Sudan sono oltre 19mila i minorenni utilizzati come bambini soldato.

La tragedia del Sud Sudan

In seguito allo scoppio della guerra civile in Sud Sudan, iniziata nel 2013, migliaia di bambini sono stati coinvolti nel conflitto. Da allora, l’Unicef in Sud Sudan ha supportato il rilascio di oltre 3.000 bambini da forze e gruppi armati. Solo nel 2018, ne sono stati rilasciati 955, fra cui 265 ragazze. Da ottobre 2014 a giugno 2018, il meccanismo di monitoraggio e segnalazione (Mrm) ha registrato 2.894 incidenti verificati di sei tipi di gravi violazioni (uccisioni o mutilazioni; reclutamento da forze e gruppi armati; stupri o altre forme di violenza sessuale, rapimenti, attacchi su scuole e ospedali e negazione di assistenza umanitaria) che hanno colpito 9.268 bambini (7.201 ragazzi e 1.966 ragazze e 101 non riconosciuti). Altri 965 incidenti, che le Nazioni Unite non hanno potuto verificare, si stima abbiano colpito oltre 9.500 bambini. 

Il recupero dei bambini soldato

I bambini rilasciati nel 2018 da gruppi nelle vicinanze di Juba, Bentiu, Pibor e Western Equatoria, sono stati inseriti in un programma di reintegrazione guidato dall’Unicef e i suoi partner. Esempi di servizi forniti dai programmi di reintegrazione sono: cure mediche, supporto psicosociale, istruzione formale e formazione professionale. 

L’Unicef, fin dallo scoppio della guerra civile nel 2013, ha chiesto a tutte le parti in conflitto in Sud Sudan di rispettare i diritti e la protezione dei bambini secondo la legge nazionale e internazionale, tener fede ai loro impegni e smobilitare migliaia di bambini nei gruppi e forze armate.

La Giornata

La Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato è stata indetta nel 2002, quando è entrato in vigore il Protocollo Opzionale alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, concernente il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati: uno strumento giuridico ad hoc che stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati. A oggi sono 153 gli Stati che hanno ratificato il Protocollo e si sono impegnati a bandire l’uso dei bambini nei conflitti armati. Tuttavia il fenomeno sembra drammaticamente in aumento: nel mondo, sono ancora più di 250.000 i bambini e gli adolescenti arruolati, di cui molte sono bambine.

Il video

Per ricordare questa giornata, l’Unicef ha lanciato oggi un nuovo video-animazione che racconta la vera storia di James, bambino rapito da un gruppo armato in Sud Sudan e costretto a combattere, rilasciato nel luglio 2017. L’animazione – che mostra solo alcune delle tante odissee che bambini utilizzati da forze e gruppi armati hanno sofferto – è disponibile sul sito del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia.

Milena Castigli

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