A Pisa per imparare a prendersi cura dei fragili. L’Italia è il fanalino di coda dell’Europa. Con circa l’1% del Pil destinato alle cure domiciliari. E a quelle residenziali per le cure di lungo degenza. La Regione Toscana cerca di innovare il panorama delle cure domiciliari e residenziali. Sia in termini istituzionali. Ad esempio con il sistema di accreditamento. Sia in termini formativi. Ne è un esempio l’iniziativa costruita con la Fondazione Casa Cardinale Maffi. E con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il progetto di alta formazione unisce operatori e operatrici provenienti da diverse strutture. Nonché dagli uffici centrali amministrativi. Per una formazione su tematiche manageriali. Fondamentali per la gestione appropriata e di qualità delle strutture residenziali.
E’ iniziato ieri il corso di formazione manageriale coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Per 34 dipendenti della Casa Cardinale Maffi Onlus. La missione è prendersi cura dei più fragili. Alla biblioteca dei Cappuccini a Pisa si comincia a investire sulle persone che lavorano in contesti complessi. Come quelli che si prendono cura dei settori più deboli della popolazione. “I servizi territoriali di comunità rappresentano un contesto molto complesso di assistenza. Dove attori di varia natura cooperano in maniera coordinata. E di qualità. Per rispondere ai bisogni sociali e sanitari– spiegano i promotori del corso di formazione-. Le organizzazioni che operano sui territori hanno quindi bisogno di innovarsi. Non soltanto da un punto di vista sanitario. Ma anche organizzativo e gestionale. Investendo sulla formazione manageriale degli operatori”.
La pandemia ha evidenziato ancora di più quanto sia fondamentale l’organizzazione dei servizi territoriali. E l’integrazione con l’intera filiera di cura. In termini sanitari. Ma soprattutto sociali e sociosanitari. Tutto ciò può fare la differenza nella presa in carico. E nella garanzia delle risposte alle necessità della cura sanitaria e assistenziale. Le lezioni sono rivolte al “middle management” delle strutture residenziali della Fondazione Casa Cardinale Maffi Onlus. Ieri, alla giornata di apertura del corso, è intervenuto l’assessore al sociale della Regione Toscana, Serena Spinelli. Con il presidente della Fondazione Maffi, Franco Falorni. Il direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, Andrea Piccaluga. La responsabile scientifica del corso e assistente di ricerca del Laboratorio Management e Sanità, Sara Barsanti. Il direttore generale della Fondazione Casa Cardinale Maffi Onlus, Massimo Rapezzi. La direttrice socio sanitaria, Antonia Peroni.
Il corso è strutturato in 7 moduli formativi. Per un totale di 11 giornate di aula. E 84 ore di lezione. Prevede la partecipazione di 34 dipendenti. Con estrazioni. E con ruoli differenti. “Questa eterogeneità è un valore che contribuirà alla discussione in aula– puntualizzano i promotori-. Nonché al necessario passaggio di informazioni e conoscenza nella struttura gerarchica. e alla definizione del disegno del percorso di cura. Il percorso contribuirà inoltre a una maggiore integrazione del personale. E alla possibilità di definire miglioramenti e innovazioni. In maniera congiunta”. Obiettivo generale del corso è, dunque, creare una cultura manageriale condivisa. Tra i responsabili di strutture residenziali. E gli operatori della Fondazione Casa Cardinale Maffi. Oltreché una comunità di pratica. Attraverso un linguaggio comune. E un riconoscimento degli strumenti. Degli attori. E della rete tra i diversi livelli. Necessari al governo delle strutture. E dei percorsi assistenziali.
I corsi istituzionali sono dedicati ai dirigenti di struttura complessa. E gli argomenti affrontano vari temi. Come l’organizzazione sanitaria e sociosanitaria. Le politiche sanitarie e sociali. Internazionali e nazionali. Gli strumenti economici e gestionali. Dai più classici (budget e bilancio). Ai più innovativi. Per esempio, i sistemi di misurazione della performance. Numerose giornate si concentrano inoltre sulla gestione delle risorse umane. Con lezioni focalizzate sui processi decisionali e di leadership. E momenti di costruzione del gruppo e delle relazioni. Le lezioni affrontano anche i temi più attuali. Con riguardo alle riforme disegnate nel Pnrr. Piano nazionale di ripresa e di resilienza. Il corso consente anche di sperimentare un percorso di formazione. Per operatori e per direttori di strutture residenziali. E si presenta con l’auspicio di diventare un modello anche a livello regionale.
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