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La clinica abortista diventata ambulatorio per poveri

Una storia di speranza arriva dagli Stati Uniti. Precisamente da Manassas, città della parte settentrionale della Virginia. Qui, da circa un anno, ha aperto un ambulatorio gratuito riservato ai più bisognosi grazie all'iniziativa di un gruppo di cattolici locali, in collaborazione con la diocesi di Arlington.

Il passato

Ad ospitarlo, però, non è un edificio qualsiasi: lo studio medico, infatti, ha preso il posto un tempo occupato da una clinica abortista, la Amethyst Health Center for Women. Quest'ultima aveva chiuso definitivamente i battenti il 28 settembre del 2015, quando il suo proprietario 76enne era andato in pensione. Nei 27 anni di attività, la clinica era stata oggetto di numerose manifestazioni da parte dei gruppi pro-life. L'amministrazione di Manassas nel frattempo ha approvato un provvedimento più restrittivo che scoraggia l'apertura di centri adibiti a praticare aborti sul territorio comunale.

La riconversione

L'edificio un tempo occupato dalla Amethyst Health Center for Women è stato acquistato nel 2016 dalla Blessed Virgin Mary Foundation, un trust creato da alcuni imprenditori cattolici della zona su iniziativa di due attivisti pro-life che erano riusciti a stabilire un rapporto non conflittuale con l'ex proprietario in pensione. Una buona testimonianza della sempre valida massima: “Odia il peccato ma ama il peccatore”. La fondazione ha poi donato la struttura alla Catholic Charities della diocesi di Arlington che vi ha aperto nel 2017 un centro medico destinato alle oltre 4000 famiglie a reddito basso che vivono nella zona e dedicato a Maria, “Madre della Misericordia”. 

Le parole del Vescovo

Il Vescovo della diocesi, monsignor Michael F. Burbidge, ha spiegato con queste parole la missione dell'ambulatorio: “Ogni giorno, Dio ci chiama per aiutare i nostri fratelli e sorelle nel bisogno e per essere strumenti della Sua misericordia e amore curativo. Questa clinica è in risposta a tale chiamata e aprirà nuove opportunità per le associazioni cattoliche e volontari impegnati ad aiutare coloro che altrimenti potrebbero non essere in grado di ricevere cure così compassionevoli“.

I servizi

La clinica è gestita da un team di volontari: medici, infermieri e traduttori perché, come spiegato dal suo direttore Scott Ross, molti dei pazienti sono immigrati recenti “che non hanno ancora ottenuto l'assicurazione o non possono permettersi l'assicurazione medica”. La struttura si tiene in piedi grazie all'impegno ed ai sacrifici dei volontari che sono stimolati nel loro lavoro quotidiano dalla conoscenza del passato del luogo in cui operano. Laddove venivano praticati più di 100 aborti all'anno, dunque, oggi vengono assistiti con attenzione e premura migliaia di pazienti che non avrebbero la possibilità di farsi curare altrove. 

Nico Spuntoni

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