La procura di Pesaro mette un argine al dilagare delle trascrizioni di figli di genitori omosessuali negli anagrafi italiani. La procura è intervenuta sul caso di una coppia di omosessuali che ha avuto due gemelli, nel febbraio scorso, da una madre surrogata in California, negli Usa. La coppia si era messa in contatto con un'agenzia statunitense che si occupa di fare da tramite tra le donne disposte ad affittare il proprio utero e persone desiderose di avere un bambino.
Come racconta Il Resto del Carlino, una volta rientrati in Italia, nel pesarese, la coppia omosessuale ha ottenuto la trascrizione dei pargoli come propri figli all’anagrafe di Gabicce, senza però specificare chi sia (dei due) il padre biologico. È a questo punto che è entrata in gioco la procura pesarese, che ha chiesto lumi al comune e dunque ai diretti interessati. Il sostituto procuratore ha così impugnato la trascrizione all’anagrafe del comune, ricorrendo in Tribunale civile e chiedendo l’annullamento dell’atto, oltre che segnalare la cosa al ministero dell’Interno.
“Non basta produrre un documento californiano con la scritta i gemelli hanno due padri per farci stare tranquilli – spiegano in procura – vogliamo approfondire l’istruttoria e se sarà necessario chiedere di sottoporre alla prova del dna bimbi e genitori intenzionali“. Il sindaco di Gabicce Mare, Domenico Pascuzzi, si è difeso così: “Mi sono fidato del giudice americano e ho visto che in Italia l’hanno fatto anche altri”.
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