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Alfie Evans: lunedì si decide la sua sorte

Ancora tre giorni per conoscere la sorte di Alfie Evans, il bambino inglese di 23 mesi affetto da una non meglio definita malattia degenerativa, ricoverato all'Alder Hey Children's Hospital Trust di Liverpool. Ieri per i genitori la serata più intensa da quando è iniziata questa battaglia con il raro male che ha colpito il bambino e con i medici della struttura, i quali hanno chiesto ai giudici l'autorizzazione per staccare i macchinari che lo tengono in vita.

Il papà e la mamma di Alfie hanno provato a prelevarlo dall'ospedale, per portarlo in Italia e tentare una cura. Sostenuti da una folla in strada con striscioni e cartelli, i due non sono tuttavia riusciti ad attuare il loro intento, la Polizia ha infatti impedito che potessero uscire con il piccolo. Le ore che hanno separato la serata scorsa alla giornata di oggi non hanno dato riposo alla famiglia Evans: oggi i giudici – come ha informato Emmanuele Di Leo, presidente di Steadfast Onlus, che ha seguito in presa diretta il colloquio di oggi dei familiari con i giudici – hanno fissato una nuova udienza del caso a lunedì.

La buona notizia per loro è che il distacco dei macchinari, previsto in un primo momento per le ore 12 di oggi, venerdì 13 aprile, è stato annullato. Lunedì la Corte d'Appello si pronuncerà sulla sorte del bambino e potrebbe decidere sulla questione della potestà genitoriale, presupposto giuridico per poter sollevare l'Alder Hey Hospital di Liverpool dalle cure ad Alfie, assegnandole ad altri ospedali, il “Bambino Gesù” di Roma. In un comunicato diffuso nelle scorse ore, i genitori del piccolo dichiarano: “Dopo che la diagnosi sarà compiuta, e la cura stabilita, Alfie sarà in grado di essere trasferito a casa per vivere con i suoi genitori. Alfie non ha bisogno di cure palliative, perché non sta morendo. Ha sofferto danni al cervello di origine sconosciuta, ma sta migliorando mentre cresce, e mentre vengono ridotte le dosi eccessive di medicine sedative”. E ancora: “Possiamo immaginare cosa accadrà quando Alfie riceverà una diagnosi appropriata, e cure standard, e i parenti sono pronti ad amarlo e a occuparsi di lui in ogni caso“. In un video diffuso su Facebook, infine, il papà di Alfie dichiara che “vogliono staccare le spine” al figlio entro il 21 aprile e lancia inoltre l'appello: “Nessun dottore giochi a fare Dio”.

redazione

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