Sono oltre 10 mila le persone residenti nella regione del Medio e Basso Shabelle – nel sud della Somalia – che sono state costrette a fuggire dalle loro terre natie a causa del conflitto in corso nel Paese africano tra i milizianni del gruppo terroristico al-Shababb e le forze governative. A riferirlo è il Consiglio norvegese per i rifugiati (Nrc), sottolineando che il dato riguarda solo il mese di novembre.
Il direttore nazionale per la Somalia del Consiglio norvegese per i rifugiati, Victor Moses, ha sottolineato che queste persone – nella maggior parte dei casi – sono al limite della sopportazione. Infatti, Moses ha dichiarato che queste persone “devono affrontare un doppio shock, perché fuggono sia dal conflitto che dalla siccità, il che significa che devono sopportare più crisi contemporaneamente”. Parlando con l'agenzia di stampa turca Anadolu, Moses ha comunicato che nell'ulitmo periodo si sta verificando un “picco nelle famiglie in fuga dai combattimenti che arrivano nei campi già sovraffollati di Mogadiscio”.
Il Nrc, oltre ad aver diffuso i dati delle migrazioni dal sud della Somalia, ha anche rivolto un appello a tutte le parti coinvolte chiedendo la fine dei combattimenti e dei bombardamenti aerei al fine di fermare il flusso di rifugiati.
Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…
Italia-Somalia: la rotta della solidarietà. In risposta alla recente epidemia di colera in Somalia, le…
Il programma di governo di papa Francesco è il Vangelo. Inutile inseguire il progetto del…
Il Terzo Settore, in Italia, indica l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro,…
Papa Francesco la chiama “cultura dello scarto” e avverte che non c’è inclusione senza fraternità.…
Zahr non può procurarsi i farmaci né continuare le terapie mediche necessarie per i suoi…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni