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Una luce contro il buio alla frontiera tra Polonia e Bielorussia. L’appello di padre Ercole Ceriani

Luce oltre le tenebre. L’associazione EuropaNow! ha ripreso un accorato appello. Quello lanciato da padre Ercole Ceriani. Per accendere il 25 dicembre un lanterna verde alla finestra. Sulla scia dei cittadini polacchi che le appendono all’ingresso delle loro case. Per aiutare i disperati. Affamati. E braccati alla frontiera con la Bielorussia. Un segno di solidarietà con i migranti bloccati a tutte le frontiere d’Europa. E contro l’indifferenza. 

Luce verde

L’associazione EuropaNow! ha avviato la distribuzione in strada di lanterne verdi e bandiere europee. Per ricordare che la difesa dei diritti e la dignità della persona dopo le tragedie del Novecento sono al fondamento dell’Unione europea. E per affermare che nessuna politica può giustificare che persone muoiano alle frontiere dell’Ue. Dopo il primo appuntamento a Roma, si prosegue con altri due presidi nella capitale. In via Appia 460 davanti al centro commerciale Happio. E giovedì in Piazza del Popolo davanti alla chiesa Santa Maria dei Miracoli di cui è parroco padre Ceriani (dalle ore 11 alle ore 17).

Migranti lungo la “rotta balcanica” (immagine di repertorio)

Torture e miseria

“Tracciate oggi le frontiere dell’Unione Europea. Avrete una mappa di sangue e tragedie. Dal confine con la Bielorussia. Da Lesbos alla Manica. Dalla rotta balcanica a Lampedusa. Migliaia di persone che fuggono dai conflitti, Dalle torture. O dalla miseria. Soffrono, scompaiono o muoiono spesso senza sepoltura“, afferma Eric Jozsef, co-fondatore di EuropaNow!. E aggiunge: “Lungo queste frontiere si trova tuttavia anche la scia di generosità di singoli. Tanti offrono ospitalità e riparo alle persone. Le lanterne verdi hanno lo scopo di testimoniare vicinanza con i migranti. E riconoscenza con questi nostri concittadini europei che rifiutano l’indifferenza“. La campagna si chiama “Luce alla solidarietà per i profughi bloccati ai confini d’Europa”. Ed è stata lanciata dal quotidiano Avvenire. E ripresa anche dal settimanale L’Espresso. EuropaNow! ha invitato le cittadine e i cittadini a accendere fino a Natale una lanterna verde alla finestra. E a diffondere l’iniziativa sui social.

Da Varsavia al confine

Marysia Zlonkiewicz è una volontaria di Grupa Granica. Un’alleanza di 14 enti del terzo settore che si occupano di migranti in Polonia. Da agosto Marysia fa avanti e indietro tra Varsavia e le zone di confine da agosto. Secondo la volontaria, in un giorno nella regione vengono eseguiti in media dieci interventi di soccorso. Si tratta di profughi che chiedono cibo, cure, abiti asciutti. Perché “sono anche costretti a guadare i fiumi”, riferisce a Dire. Marysia Zlonkiewicz, che con Grupa Granica agisce insieme ai residenti. “Gli abitanti dei villaggi di frontiera si sono trovati a ricevere profughi sulla porta di casa. Le leggi polacche vietano di aiutare. Anche se si è perseguiti solo se si dà cibo o altro in cambio di denaro. E così all’inizio la gente era restia. Ma poi in tanti hanno deciso di non accettare compromessi e di restare fedeli ai propri valori. L’unico problema sono i bambini. A scuola potrebbero raccontare che mamma e papà aiutano i migranti. C’è chi ha lasciato il lavoro. Per dare una mano a tempo pieno”.

 

Giacomo Galeazzi

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